IL NOSTRO CUORE BATTE PER RUFUS

RUFUS si è dovuto fermare e, stavolta, per qualche settimana. Dopo le regate di Livorno e Portofino dove, come sempre c’è stato molto divertimento e tanta passione a bordo, il buon Stefano e compagna, Federica, si sono offerti per il trasferimento. Imbarco il venerdi sera da Santa Margherita, partenza alle prime luci del sabato sotto diversi acquazzoni e arrivo in serata, dopo 13 ore a Rosignano. Da Rosignano la domenica RUFUS è ripartito, sempre con Stefano al comando, direzione Punta Ala. A circa 6 miglia da Piombino il motore ha iniziato a fare dei rumori strani ed è stato prontamente spento. Un caldo e poco gradito vento da sud di circa 18 nodi ha messo alla prova le abilità marinare del comandante che ha dovuto manovrare a vele piene da solo, riuscendo alla fine a ridossare la barca alla Marina di Salivoli. A bordo c’era anche un nuovo caro amico Michele, alla sua prima volta in assoluto in barca! Il giovedi seguente la barca è stata presa e – a vela n.d.r. –ed è stata portata a Punta Ala da alcuni ragazzi, aiutati alla fine da un gommone di assistenza. Il sabato seguente era previsto il trasferimento a Roma ed è qui che sono successe cose pazzesche, egregiamente documentate dai video allegati. Entra in scena il n°1 del gruppo di RUFUS, Otero ed il suo amico Michele che, il sabato alle ore 15,30 sono partiti a vela da Punta Ala, sotto una pioggia molto fastidiosa e con un vento di circa 18/20 nodi da NW. Il vento era buono per scendere ma non era possibile utilizzare il pilota automatico in quanto il motore non caricava più le batterie. Ecco che l’idea del grande mastro: equipaggiarsi di un gruppo elettrogeno a benzina da mettere fuori per caricare le batterie. Nel video è documentata la particolare partenza dal porto di Punta Ala, dove RUFUS è stato tonneggiato sulle cime per disporlo con la prua verso l’uscita.



Il vento e la pioggia hanno tenuto intensità e direzione e RUFUS, già verso mezzanotte, era a ridosso dell’Argentario. Alle 7,30, si trovava ad 8 miglia da Roma, però il vento ha mollato fino alle 11. Alle ore 13,30 Rufus, con la sola veletta a prua dalla partenza, si presentava all’imboccatura di Fiumara. Le onde non erano certo piccole e la barra si faceva sentire per bene. Stefano era a terra, cercando di coordinare la logistica con un gommone di assistenza che potesse prendere RUFUS ma solo quando sarebbe entrato nel canale. Otero e Stefano si sono ripetutamente confrontati su come entrare a Fiumare, con la barra che c’era. Serviva velocità e comunque non bisognava perdere il controllo dell’imbarcazione. Entrambi d’accordo decidono di accendere il motore, sperando che non mollasse proprio all’ingresso. Non era certo facile, e la grande esperienza di Otero ha mostrato tutta la sua forza. Otero è riuscito infatti a prendere il treno di onde corretto e, una volta arrivato alla barra, un’onda ha provato a traversare RUFUS ma Otero, dopo aver assecondato e dato stabilità alla barca,è riuscito a riprenderla. Momenti di tensione altissimi ma tecnicamente impeccabili. Seconda onda, ma oramai RUFUS è fuori pericolo, è riuscito ad entrare. La barca è al sicuro e Otero e Michele sarebbero due eroi da ringraziare…. Buon vento Lo staff di velaecioccolta.it